In studio con Paolo (e la sua passione)

Avevo già parlato di lui in questo spazio (qui). Amico, fotoamatore, appassionato di foto glamour (credo si dica così) e ritratti. Ormai ben noto nella mia città dall'ultima volta che ne scrissi, soprattutto tra il popolo delle ragazze orgogliose della propria bellezza (reale o presunta) - diamine quante ce ne sono anche qui che farebbero di tutto pur di apparire ciò che non sono! (perdonate la personale nota polemica...) - ha tenuto sabato scorso una breve lezione con gli iscritti al Corso Base di Fotografia del Gruppo Fotoamatori Crotone.
Io ero con lui per dare una mano: fondali, trasporto attrezzatura, preparazione della sala prima dell’arrivo dei corsisti… In attesa che arrivassero anche le due giovani “modelle” da lui contattate per l’occasione. E sì, perché la sezione dello scatto di gruppo avrebbe fatto la parte da leone nel pomeriggio fotografico previsto.
Io mi sarei occupato prevalentemente del reggere pannelli, spostare questo, porgere quello… Non è dopo tutto il mio genere di foto, per cui avrei lasciato campo libero agli altri.
Ma ho trovato ugualmente lo spazio per dedicarmi a qualche scena che raccontasse un po’ l’evento.
Anche durante i primi preparativi in cui Paolo monta i suoi “giocattoli” auto-costruiti, in toto o in parte:

 

 Dopo di che comincia la parte teorica, in cui Paolo spiega come utilizzare questo o quell’aggeggio:




E' poi la volta dei corsisti davanti la modella, le luci piazzate alla bisogna e tanta voglia di portare a casa uno di quegli scatti a cui non si è normalmente abituati (immagino ci si senta un po’ dei veri fotografi in simili momenti…): 



Paolo segue attentamente tutti, sempre disponibile a chiarire i diversi aspetti della ripresa in studio e verificare il lavoro fatto:




Ciò che particolarmente apprezzo di lui in queste situazioni, è come riesce ad entrare nel contesto e a rapportarsi con le modelle:
 




A sessione ultimata, poi, si scherza con lui, e da fotografo diventa modello:

 


Io, naturalmente, non trovo attrazione alcuna nel fotografare le ragazze in posa.
Non appena però Stefania, nostra socia e amica, chiede chi fra noi possa farle una foto-tessera, scatta la mia voglia di mettere l’occhio al mirino ibrido della Fuji X100:
 



Tre scatti senza alcuna pretesa, che riassumono bene, però, il mio senso del fotografare.

Un pomeriggio decisamente divertente, con soggetti e modalità di scatto che mi lasciano in conclusione perplesso, sentimento involontariamente ben colto da un amico che, nel provare incuriosito la mia fotocamera, non si accorge neppure di aver scattato:


E a me volano inevitabilmente alla mente le ultime parole di Scianna quando al microfono del mio registratore diceva: "Oggi tutto si indossa! La grande vera ideologia è la moda: si indossano le fotografie, si indossano i sentimenti, si indossano le idee politiche. E, come nella moda, dopo qualche anno, se hai ancora quel vestito, sei fuori moda. In fondo uno si mette un vestito perché fa freddo e perché vuole avere una certa immagine di sé nei confronti del mondo, che è pure legittimo. Se tutto diventa avere un’immagine di te nei confronti del mondo, finisci col non sapere neanche chi sei. E questa è una perdita che riguarda tutto, non soltanto la fotografia."
 

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